PRENDERE UN TUK-TUK
I tuk-tuk sono una specie di furgoncini a 3 ruote. Fungono da taxi e posso trasportare da 2 a 4 persone.
É un mezzo di trasporto quasi esclusivamente turistico, soprattutto nel sud-est asiatico. Salire su un tuk-tuk è una di quelle esperienze che bisogna assolutamente vivere, a Bangkok o in qualsiasi altro luogo al mondo.
Voglio, però, darvi qualche consiglio e svelare qualche truffa, per far sí che resti una bella esperienza e non un cattivo ricordo.
Innanzitutto è necessario mettersi d’accordo con il “taxista” prima di salire e cercare di abbassare il prezzo iniziale che proporrà perché, come sempre succede in Thailandia, sará una cifra spropositata.
Ho anche letto che è possibile risparmiare se, prima di arrivare a destinazione, decidete di entrare in qualche negozio, dove vi mostreranno i prodotti che vendono, senza obbligo di acquisto. In questo modo chi guida il tuk-tuk riceverà dai proprietari dei negozi, dei voucher che gli permetteranno di mettere benzina gratis. Bisogna dire che risparmierete, ma perderete anche del tempo. Quindi da fare solo se avete molto tempo a disposizione.
Se il “taxista” vi offre qualche escursione extra, vi consiglio di non accettare perché il prezzo sará sicuramente elevato.
Consigli e truffe
Fate attenzione anche a quelli che vi chiederanno dove state andando, mentre state camminando tranquillamente per conto vostro. A me è capitato, appena arrivata a Bangkok. Si avvicinò un uomo, con la scusa di volermi aiutare. Voleva sapere dove stessi andando. Me lo chiese in un inglese quasi perfetto. Io pensai “Allora è proprio vero che in Asia sono gentili”. Che illusa! 😁 Quando gli dissi che volevo andare al Wat Saket, mi rispose che era chiuso perché apriva solo la mattina (ed erano le 2-3 del pomeriggio) e mi “consigliò” un itinerario alternativo. Mi chiese se avevo una cartina e, con una penna sbucata dal nulla, iniziò a pasticciare la mia cartina per poi indicarmi un tuktuk di un suo amico, che mi avrebbe portato.
Devo ammettere che all’inizio ci stavo per cascare, ma avevo organizzato il viaggio nei minimi dettagli e avevo segnato tutti gli orari. Sapevo che c’era qualcosa che non quadrava. Quindi non accettai il suo invito e continuai per la mia strada. Indovinate un po’… Il tempio era aperto.
Bisogna fare anche attenzione a quelli che dicono di essere dei poliziotti e che vi devono accompagnare in una zona sicura, dato quella che state attraversando è un’area pericolosa della città.
E come ultimo consiglio, cercate di evitare le ore più trafficate. Rischierete di rimanere bloccati, respirando solo smog.
Se volete risparmiare, potete anche scegliere di prendere un tuk-tuk in qualche paesino non molto turistico. Io, infatti, l’ho preso fuori Bangkok, dalla stazione dei treni di Maeklong al mercato galleggiante di Amphawa.
Per conoscere altre truffe a Bangkok, ho scritto un post a riguardo:
Quanto costa prendere un tuk-tuk?
Potete immaginare che non ci sono delle tariffe fisse, ma è possibile scaricarvi la app “Grab” e usarla come metro di paragone.
Vi lascio questo video per capire, più o meno, come funziona la contrattazione (dal minuto 3:56):
Il “tassista” propone al ragazzo 400 Baht per arrivare fino al suo hotel. Il ragazzo non accetta perché ha visto che andare con “Grab” gli costerebbe 150 Baht.
Alla fine riesce a prendere il tuk-tuk per 200 Baht, ma con un altro “tassista”.