Viaggiare in treno

Il treno é il mio mezzo di trasporto preferito, per coprire distanze corte.
Lo prendevo spesso quando ero ancora un’adolescente e mi ero da poco trasferita a Brescia. Per me il treno rappresentava la salvezza, ritornare a vedere Napoli, rinconIn trenotrare i miei amici e rivedere i luoghi della mia infanzia.

Ora che sono di nuovo in Italia, a distanza di 10 anni, sono cambiate un pó di cose. Trenitalia ha dato spazio “alle frecce”, ma a me piace prendere il solito regionale, dove i finestrini sono spalancati per far entrare un filo di aria, dove trovi un posto a sedere solo se sei fortunato, dove non esistono le prenotazioni, dove gli odori non sono dei migliori e dove il biglietto costa qualche euro in meno. Ma, onestamente, la differenza di prezzo é la cosa che meno mi importa.

I miei ricordi piú belli, su un treno, sono collegati ai regionali o ai vecchi intercity, quando si conosce gente, ascolti pezzi di vita qua e lá, ed un semplice viaggio in treno diventa un’esperienza di vita.
Ricordo ancora quando prendevo gli Intercity notturni, stendevo il mio sedile fino a farlo combaciare con quello di fronte, creando una specie di lettino, dove potermi sdraiare e cercare di dormire. Ma era sempre quasi impossibile, per il caldo, i rumori, il continuo viavai degli altri passeggeri e del controllore. La mattina successiva, tutti erano nel corridoio, chi era seduto sui vari sgabellini, chi a terra, chi guardava fuori dal finestrino; tutti, peró, con un solo pensiero nella testa: quello di arrivare a destinazione.
Io amo il treno perché, anche se non posso fermarmi dove voglio, posso comunque godermi il paesaggio, non devo essere concentrata a guidare, con la paura di sbagliare strada o che qualcuno faccia una mossa azzardata. 

Mi siedo, guardo fuori, ed assisto allo spettacolo piú emozionante che esista, quello della natura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *